I Monti Sicani sono una catena montuosa siciliana, situata tra Agrigento e Palermo e tra Trapani e Caltanissetta. Queste montagne di particolare bellezza si trovano nell’area centro-meridionale dell’isola ed ospitano una vasta biodiversità di formazione forestale, con boschi prevalentemente di querce e leccio. Sulle sommità dei rilievi si trovano arbusti e manti erbosi, spesso utilizzati per pascoli. Lungo i corsi d’acqua è possibile osservare alberi di salice, oleandri e tamerici. Presso il fiume Sosio si trova l’esteso bosco di Sant’Adriano, dove si possono ammirare diverse varietà di pini.
Sui Monti Sicani è possibile osservare il volo di diverse specie di uccelli, tipici delle zone montuose e collinari, come l’aquila reale, il nibbio, lo sparviero, l’allocco, il falco e il ghebbio. Tra i mammiferi autoctoni che si trovano nei boschi dei Monti Sicani, ci sono il gatto selvatico, la martora, la volpe e, inoltre, è anche possibile trovare diversi anfibi e rettili.
La biodiversità dei Monti Sicani
La biodiversità consiste nella moltitudine di organismi viventi: animali, piante, funghi e microrganismi che popolano la terra ed interagendo tra loro diventano essenziali per la nostra vita, per questo meritano di essere tutelati dalle minacce esterne. Sui Monti Sicani esiste un elevato livello di biodiversità tutelato tramite l’istituzione di Riserve Naturali Orientate.
Importante anche la geo-diversità che contraddistingue i diversi paesaggi dei Monti Sicani, costituiti da montagne, colline e pareti rocciose, popolate da diverse varietà di flora e fauna con i loro particolari habitat.
Il Parco dei Monti Sicani
Il Parco dei Monti Sicani, esteso per 40.000 ettari, è stato un parco naturale regionale della Sicilia dal 2014 fino al 2019, anno in cui è stato soppresso. Il Parco comprendeva 12 comuni: Bivona, Burgio, Cammarata, Castronovo di Sicilia, Chiusa Sclafani, Contessa Entellina, Giuliana, Palazzo Adriano, Prizzi, San Giovanni Gemini, Santo Stefano Quisquina, Sambuca di Sicilia.
Si tratta di 6 comuni in provincia di Palermo, 6 comuni in quella di Agrigento e quattro riserve naturali preesistenti: Riserva Orientata Monti di Palazzo Adriano e Valle del Sosio, la Riserva Naturale del Monte Carcaci, la Riserva Naturale Orientata Monte Genuardo e Santa Maria del Bosco ed infine la Riserva Orientata Monte Cammarata, le quali sono state soppresse con l’istituzione del parco.
Il fine del Parco era preservare la natura, incrementare la biodiversità e tutelare le attività svolte nei boschi e nelle campagne, come la pastorizia, in modo che nel territorio dei Monti Sicani possano esserci molte aziende agricole e zootecniche produttrici di prodotti tipici e di alta qualità.
La Valle del Sosio e le sue rocce del Permiano
Sapevate che le rocce dei Monti Sicani sono tra le più antiche presenti in Sicilia? In particolar modo quelle della Valle del Sosio si sono venute a creare e stratificare nel corso del tempo sin dal Permiano e al loro interno celano qualcosa di ancor più affascinante.
Queste rocce (blocchi carbonatici), al loro interno, custodiscono un tesoro prezioso, i fossili più antichi della Sicilia: si tratta di ammoniti, brachiopodi, spugne, foraminiferi, trilobiti, briozoi e ostracodi, ovvero organismi marini che sono vissuti nell’antenato del Mediterraneo, ovvero la Tetide.
Tra le rocce presenti nell’antica Valle del Sosio spicca la cosiddetta Pietra di Salomone. Si tratta del blocco più grande presente lungo la Valle del Torrente San Calogero – raggiunge infatti un’altezza di circa 30 metri – ed i fossili presenti al suo interno vennero scoperti dal paleontologo italiano Gaetano Giorgio Gemmellaro nel 1887.
Oltre alla Pietra del Salomone, sono presenti anche altri due blocchi rocciosi, ovvero la Pietra dei Saraceni e la Rupe del Passo di Burgio.
Flora dei Monti Sicani
Tutta questa ricchezza e complessità di flora e fauna ha permesso di fare del Parco dei Monti Sicani una riserva della biodiversità. La flora in montagna comprende diverse specie di erbe, arbusti e idrofite principalmente appartenenti alla specie mediterranea, ma non soltanto, perché il clima permette l’attecchimento anche di specie asiatiche, caucasiche e siberiane.
Alle quote più basse, nelle aree dei calanchi, possiamo trovare cespugli, steppe, prati, macchie e pascoli,mentre alle altitudini maggiori e sulle vette si trovano i lecci, gli olivastri, le roverelle, i corbezzoli ed anche gli allori, i viburni e le dafne.
Nelle zone dei fiumi, che sono più umide, attecchiscono specie fluviali come gli oleandri, le tamerici e salici. Nel sottobosco si trovano diverse varietà di funghi, il più comune è il fungo ferla. Sono frequenti, inoltre, le coltivazioni di cereali, frutti, olivi, agrumi e vigneti.
Fauna dei Monti Sicani
Sui Monti Sicani ci sono tantissime varietà di mammiferi autoctoni: il gatto selvatico, la volpe, la donnola, la martora, il riccio, l’istrice e la lepre. Sono presenti diversi anfibi come il rospo e la raganella e tanti rettili ed insetti. Di particolare rilevanza sono le molte specie di uccelli che popolano i Monti Sicani, soprattutto rapaci – più di cento specie che nidificano sulle montagne – come il falco, il capovaccaio, il grillaio, l’aquila reale, il nibbio, il lanario e molti predatori notturni, come il barbagianni, l’allocco e la civetta.
Lungo il corso dei fiumi è possibile osservare il merlo acquaiolo, l’usignolo di fiume, il corvo imperiale, la rondine montana, il cuculo, il picchio rosso maggiore e la cinciarella. Nelle zone più umide e presso gli invasi artificiali nidificano il germano reale e rapaci come il falco pescatore e di palude.
Escursioni a cavallo tra i Monti Sicani alla scoperta della biodiversità
I Monti Sicani possono essere visitati facendo escursioni di vario tipo come trekking e mountain bike, ma sono le escursioni a cavallo, che con andatura lenta e rilassata, vi permetteranno di scoprire, attraverso i sentieri di montagna, la biodiversità che caratterizza questi spettacolari monti siciliani immersi nella natura.
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